Il tramonto della ragione

Quando leggo frasi del tipo:

11:55 Gasparri: "E ora si allontanino i professori firmatari"

"Dopo lo sconcio della Sapienza di Roma ci attendiamo che vengano assunte iniziative per allontanare dall'ateneo i professori ancora in servizio che hanno firmato quel vergognoso manifesto. Questa dimostrazione di intolleranza non può restare priva di conseguenze". E' quanto afferma Maurizio Gasparri (An).

sento dentro di me una forte dissonanza.

Da un lato mi trovo a sorridere sull'ironia di una dichiarazione del genere: la seconda frase ("Questa dimostrazione di intolleranza non puo` restare priva di conseguenze") e` un perfetto commento alla prima frase, ottimo esempio di dimostrazione d'intolleranza.

Poi mi intristisco, perche` penso che la maggior parte delle persone si trovano probabilmente in accordo con quell'idiozia.

Ma com'e` possibile che l'opinione pubblica tutta sia cosi` cieca ed insensibile ad ogni forma di ragionamento? Com'e` possibile che nessuno riesca a vedere la realta` e che si continui a commentare secondo una logica perversa e distorta?

Forse e` perche` in tutta questa confusione s'e` perso traccia di quello che e` successo realmente. Questo dubbio si rafforza leggendo il commento di orangeek al mio post precedente: nel suo commento si sottintende che l'occupazione del rettorato fosse una forma di protesta per impedire l'intervento di ratzinger, quando invece era per protestare per la decisione iniziale di impedire la contestazione. E` chiaro che partendo da un fatto falso si possa giungere ad una conclusione sbagliata.

Cerchero` quindi di ricostruire un po' la faccenda, senza commentare, per ora.

23 ottobre

Il Magnifico Rettore dell'Universita` La Sapienza di Roma annuncia al senato accademico il programma per la cerimonia di innaugurazione dell'anno accademico. E` previsto un intervento del capo di stato vaticano, il nostro famigerato Ratzinger con l'altrettanto famigerata Lectio Magistralis, con il ministro dell'istruzione Mussi ad ascoltare.

1 novembre

Una velina dell'agenzia Apcom riporta che:

è cambiato il programma dell'inaugurazione del 705esìmo Anno Accademico dell’università di Roma La Sapienza, che in un primo momento prevedeva la presenza del ministro Mussi a ascoltare la Lectio Magistralis di papa Benedetto XVI

e poi

ci sarà, ma dopo la cerimonia di inaugurazione, e il ministro dell'Università Fabio Mussi invece non ci sarà più

14 novembre

Marcello Cini, fisico e professore presso la Sapienza, pubblica una lettera aperta al rettore della sua universita` denunciando il suo profondo dissenso sul programma per la cernimonia di inaugurazione dell'anno accademico.
Dice molte cose in questa lettera, tutte molto interessanti, non mi azzardo in un riassunto. La si puo` trovare qui dopo il testo della lettera dei 67 di cui parlero` tra un attimo.*1

23 novembre

Una lettera firmata da 67 professori dell'area di fisica*2 viene inviata al Magnifico Rettore, al presidente dell'AST, al preside della facolta` di Scienze e al direttore del dipartimento di fisica.
In questa lettera fondamentalmente si esprime pieno accordo con gli argomenti della lettera di Marcello Cini pubblicata sul Manifesto e si invita il Rettore a ripensare il programma dell'inaugurazione.
Il testo e` qui, e` il primo documento.

10-12 gennaio

Da google news non e` affatto banale capire chi e quando ha iniziato a rimbombare la faccenda dalle pagine dei giornali.
L'articolo piu` antico che riesco a trovare e` questo di repubblica.it, del 12 gennaio, che lascia intuire che la lettera del 23 novembre sia invece del 10 gennaio ("L'alzata di scudi laica era stata preannunciata giovedì da una lettera ai vertici dell'università ...").
Suppongo che il 10 gennaio la lettera sia arrivata nelle mani della stampa.

Comunque, limitandoci alle edizioni online dei giornali ne' il 10 ne' l'11 c'e` niente, ma in questo articolo di agenzia radicale e` riportato che il cartaceo Foglio, l'11, "prevede" una contestazione di ratzinger alla Sapienza. Pare che non citi la lettera, quindi forse repubblica l'ha pubblicata l'11 stesso e non il 10.

13-14 gennaio

I giornali rimbalzano la notizia e i commenti, a volte pertinenti (il rettore, i firmatari) a volte impertinenti (i politici).

Per citare qualcosa di utile, partiamo da Andrea Frova, un fisico tra i firmatari della famosa lettera, il 14 gennaio da il Giornale:

Quella indirizzata personalmente al Rettore doveva restare una corrispondenza interna all’Università

e ancora

Purtroppo, non so come, la lettera è finita in mano a Repubblica che ha combinato un pasticcio presentandola come destinata alla stampa. Voglio essere molto chiaro su un punto: non era nostra intenzione scatenare proteste, azioni ostili o violenze di qualsiasi genere

E poi questo che sara` utile dopo, da il Velino del 14 gennaio

Per il rettore della Sapienza Renato Guarini “il tema affrontato nella cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico non è la scienza, ma la pena di morte. Penso - aggiunge Guarini - che su un argomento così importante per l’umanità e dal punto di vista dei diritti umani debbano registrasi delle convergenze e non ottusità. La pena di morte - prosegue il rettore - è un argomento su cui il Papa si è espresso più volte. Mi sarei aspettato reazioni da parte degli Stati Uniti o della Cina, ma certamente non provenienti dall’interno dell’università La Sapienza, da sempre all’avanguardia su questi temi”.

Prego notare, secondo il rettore il tema che verra` affrontato e` la pena di morte.

Per queste citazioni non ho messo link, dato che anche i giornali stessi hanno tutti attinto dalla medesima fonte senza citarla e io non voglio mancare di rispetto a nessuno (in meno).

15 gennaio

In tarda mattinata un gruppo di studenti di un qualche collettivo universitario occupa la sala del senato accademico e chiede un incontro con il rettore Guarini.
Oscurare il papa? No:

"Vogliamo essere ricevuti da Guarini e avere una risposta perchè da più di una settimana non ci risponde sulla nostra richiesta di poter manifestare domani per la visita del Papa all'interno delle mura dell'università"

oppure

"Vogliamo poter manifestare il nostro dissenso - dicono - vogliamo che la mattina del 17 l'universita' di Roma sia un luogo libero, dove sia garantito l'accesso a tutti, vogliamo che non ci siano zone rosse".

Questo e` scritto chiaro e tondo nei lanci di agenzia contemporanei all'occupazione stessa.

Nel giro di qualche ora l'occupazione viene allentata, il rettore riceve gli studenti, assicura la possibilita` di manifestare ed infine tutti a casa a prepararsi per giovedi`.

Piu` tardi nel pomeriggio il vaticano annuncia che Ratzinger ha deciso di non partecipare, causa "problemi ambientali".

Apriti cielo.

Riassunto delle puntate precedenti

Dalla fine di ottobre alla fine di novembre e forse ancora dopo si consuma all'interno della comunita` universitaria della Sapienza un dibattito serrato sulla (allora) proposta del rettore d'invitare Joseph Ratzinger a tenere dapprima il discorso di apertura e poi il discorso conclusivo dell'inaugurazione dell'anno accademico.
Alcuni docenti non sono affatto d'accordo ed esprimono il loro dissenso nei confronti del rettore. Uno di loro, Marcello Cini, attraverso una lettera aperta al rettore pubblicata sul manifesto, altri 67 (ma le adesioni sarebbero un ordine di grandezza superiori, dice) con una lettera privata.
La richiesta e` di ripensare al programma della manifestazione, perche` l'attuale viene percepito come provocatorio ed inopportuno da una certa parte dell'universita`.
Poi passano i mesi e in un momento attorno all'11 gennaio repubblica se ne esce con la lettera di novembre, senza dire che era di novembre e cos'era, ma presentandola come una pressione esercitata a furor di stampa a 6 giorni dall'inaugurazione.
In mezzo alla confusione di commenti illustri quanto idioti gli studenti, ben consapevoli che il programma non si puo` cambiare, organizzano la manifestazione di dissenso. Il momento si avvicina e non e` chiaro se la manifestazione sara` possibile, dato che il rettore non ha risposto alle richieste degli studenti.
Quindi il 15 viene fatto un blitz al rettorato che si risolve nel giro di poche ore. La manifestazione si fara`, il rettore assicura.
Ratzinger, poche ore piu` tardi, manda all'aria tutti i programmi di frocessione studentesca rinunciando all'invito ed evitando di farsi contestare.

I commenti

Nessuno, ripeto, nessuno sano di mente puo` ritenere quanto avvenuto un atto di "censura" da parte di "intellettualoidi".
L'inaugurazione dell'anno accademico non e` lo Speakers Corner, non esiste nessun "diritto" a parlare in tale occasione. Gli ospiti vengono scelti e devono essere scelti con l'unico criterio socialmente accettabile di questi tempi.
Il criterio di scelta non e` il colore della pelle, non e` il ceto sociale, non e` il sesso della persona ne' il suo orientamento sessuale. Non e` la religione di appartenza, se presente, e non e` l'etnia o la nazionalita`.
Il criterio sono le idee che la persona invitata esprime e rappresenta.

Joseph Ratzinger e` capo di stato Vaticano, leader religioso della Sacra Romana Chiesa Cattolica Apostolica con il nome di Benedetto XVI, professore di teologia, promotore di una visione pre-conciliare della chiesa e della fede, promotore di teorie anti-scientifiche come il creazionismo e derivati, omofobo, sessista*3, anti-abortista e molto altro ancora.
Non puo` stupire che esistano persone in forte disaccordo con cio` che quest'uomo rappresenta e dice.
Non puo` stupire che la sua presenza sia sgradita e ritenuta inopportuna al discorso inaugurale dell'istituto che rappresentano.

Censura e intolleranza e` pretendere che possano esistere idee non criticabili.

La liberta` di uniformarsi alle idee del potente e` una liberta` che non vale nulla.

Update

L'avevo sottolineato nella cronologia, ma non ripreso, il commento.
Si diceva che il tema dell'inaugurazione doveva essere la pena di morte?
Escludendo la pessima scelta viste le minchiate colossali che erano state partorite dal vaticano a proposito di questo tema, non c'e` n'e` traccia nel testo del discorso che il poveretto senza possibilta` di esprimersi avrebbe dovuto tenere.

*1:Le date fino ad ora le ho prelevate proprio da questa lettera di Marcello Cini e non verificate ulteriormente. Mea culpa se sono inesatte, ma verificare le esatte mosse in senato accademico puo` essere un po' tricky, quindi mi fido.

*2:Non ho verificato tutti, un campione casuale di 6 sono tutti fisici

*3:Donne e uomini hanno diritti e doveri ben diversi all'interno dell'ordinamento religioso che rappresenta