Quattro giorni- parte terza

Boston, l'arrivo

Dopo la traversata chinatown->chinatown eccoci arrivati a Boston, verso le dieci di sera.
Il mio amico ed ospite Bernie abita nel quartiere piu` sfigato e brutto di Boston, Ruxbury, che per i bostoniani rappresenta piu` o meno l'inferno in terra.
In realta` bernie assicura che ci abita da sei mesi e che si, il quartiere fa un po' schifo, ma che se uno si limita al tragitto metro -> casa non vede proprio nessun problema.
Quindi prendiamo la metro, scendiamo a Roxbury, prendiamo un bus e scendiamo alfine vicino alla casa di bernie. Se racconti la cosa all'americano bianco borghese medio fa tanto di occhi sgranati e chiede come diavolo fai ad avere ancora entrambi i reni, in realta` non e` che sia una cosa fantascientifica.
Il quartiere e` brutto nel senso che e` pressoche` deserto e a giro (metro/bus) si vedono solo neri vestiti non benissimo. Fa inoltre un po' impressione che gli unici negozi del quartiere sembrino essere banchi dei pegni / istituti di prestito o negozi di alcolici. Spesso l'uno accanto all'altro.
Complessivamente mooolto meglio dei quartieri che circondano uchicago, per intenderci con chi l'ha visti, e per chi non ha il termine di paragone basta dire che sono convinto che sia molto piu` pericoloso girare nel vicolo sbagliato zona piazza delle vettovaglie di qualche anno fa, oppure santo spirito a firenze.
Per avere un'idea del look and feel di una strada del quartiere infernale, ecco due foto fatte dal front porch della casa di bernie:
roxbury from bernie houseroxbury from bernie house
Lo ammetto, il tempietto con la maglietta del football e le bottiglie di alcolici vuote non fa proprio allegria, ma insomma, ho visto di peggio. Molto peggio.
Comunque sia, mentre ero li mi ero fatto una certa idea di chi potessero essere gli abitanti di un luogo del genere, quindi sono rimasto molto, molto stupito quando arrivati a casa di bernie ho conosciuto i padroni di casa.
Due persone splendide, immigrati armeni, lui impiegato nel settore medico lei non so, con figli grandi e sparsi per il mondo (lei partiva a breve per l'argentina, per trovare la figlia coi nipoti). Mi hanno ceduto *la loro camera* perche` non avevano avuto modo di portare su un materasso extra per la camera di bernie. Chiaramente abbiamo protestato tantissimo per questa gentilezza mostruosa, ma non c'e` stato niente da fare.
Grazie veramente, persone fantastiche.

Cambridge

La mattina ci alziamo di buon ora, perche` bernie deve lavorare, perche` io ho 24h per visitare boston/cambridge e piu` che altro perche` il nostro passaggio verso la metro, la signora padrona di casa, va a lavorare presto.
Cosi` per le nove e spiccioli mi ritrovo a Cambridge, l'altra meta` di Boston, in zona MIT dove si trova il palazzo sede dell'olpc. Con bernie ci salutiamo con l'idea di rivedersi per cena e io mi avvio a zonzo.
Partiamo con un giro per il MIT.
Pare che lo Stata Center sia stato progettato un po' a cavolo, che ci crescano strane muffe, che la neve cada dalla parte sbagliata quando si scioglie. Poco importa, di giorno e da turista era semplicemente eccezionale:
M I TM I T
M I T - Stata CenterM I T - Stata CenterM I T - Stata Center
Gli altri edifici del MIT sono imponenti e quello col cupolone sicuramente interessante, ma e` l'interno che conta: le persone che frequentano quella scuola sono veramente l'elite dell'ingegno.
Mi sono fatto un'idea del privilegio che hanno quando ho visto che tra undergrad e grad fanno nemmeno 10k studenti per un quantitativo di edifici che sara` due-tre volte l'Universita` di Pisa (~50k studenti). Il resto segue in proporzione.
M I T
Cosi`, dopo aver vagato a lungo per i corridoi ed essersi gustato i fantasiosi manifesti di club e attivita` (roba tipo "club degli omicidi" per i giochi gialli dal vivo, o il laboratorio di "cioccolata scientifica", eccezionali) mi sono incamminato verso l'altra universita` notevole di Cambridge, Harvard.
Ad Harvard dovevo incontrare una collega per un caffe`, ma non sapendo bene valutare distanze e tempi arrivo con nettissimo anticipo ed ho l'occasione di gironzolare un po'.
Sembra strano detto da un nerd, ma Harvard mi ha fatto piu` impressione del MIT.
L'universita` trasuda elitarismo, ma non quello che viene dall'essere genio e sregolatezza come il MIT, ma quello della buona cultura costruita da generazioni, del privilegio sociale, della ricchezza.
HarvardHarvard
Ho beccato, per caso, due eventi interessanti della vita harvardiana giornaliera. Uno e` passato non fotografato, perche` nel mezzo della mia ricerca del luogo dell'appuntamento, poi siamo subito scappati verso il cibo (il caffe` s'e` trasformato in un pranzo, alla fine), ed e` un peccato perche` era veramente interessante.
Sono capitato infatti in una giornata di quelle che precedono la partita (a cosa? ho dimenticato di chiederlo) tra Yale ed Harvard, quindi era pieno di vari gruppi studenteschi che vendevano magliette e altri gadget per fare soldi per la festa (a quanto ho capito). Purtroppo ho anche perso l'occasione di comprare una di queste magliette che insultavano Yale e glorificavano Harvard ...
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L'altro evento piuttosto buffo e` stata la cerimonia di chiusura del corso di archeologia. Il corso in questione aveva fatto uno scavo nel giardino dell'universita`, dove evidentemente c'era qualche edificio antico (e` stata fondata attorno al 1600) e erano riusciti a recuperare qualche vasellame e altra roba. C'erano i banchini con in mostra gli oggetti e i prof che facevano un qualche discorso noioso su quanto era stato bello ed educativo. Pittoresco.
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Ma la realta` e` che la vera differenza, quella decisiva, tra Harvard ed il MIT, e` che ad Harvard c'erano piu` scoiattolini :)

Insomma, alla fine Cambridge e` proprio un bel posto. Sono contento di aver studiato a Pisa e mi sono pure divertito un sacco negli anni di universita`. Penso inoltre di aver conosciuto gente altrettanto geniale di quella che posso trovare ad un MIT qualunque, ma devo ammettere che in fondo in fondo un po' d'invidia per quegli studenti privilegiati, che siano di Harvard o del MIT, l'ho provata.