Le ragioni della protesta. Parte prima ovvero una questione di qualita`.

Penso che questo blog lo leggano veramente poche persone, ma almeno due di loro non sono interni al mondo dell'universita` o della scuola e magari sono pure parzialmente o del tutto d'accordo con Brunetta, Gelmini e compagni di merende.
Quindi credo sia utile provare a ragionare sulle ragioni della protesta, perche` questa protesta e` importante.
Offendendo un po' l'inteligenza di tutti diro` una cosa ovvia: i dettagli della protesta di insegnanti elementari, studenti medi, precari della ricerca e rettori sono differenti, profondamente differenti, ma c'e` un tema comune. Il tema comune e` cio` che spinge nelle piazze o con altre forme di protesta tutti contemporaneamente.
E` una questione di qualita`.
L'istruzione, dalle elementari al dottorato, e` la spina dorsale di un paese moderno e industrializzato. Non e` necessario che sia democratico, e` una cosa ancora piu` fondamentale.
Alle elementari s'impara a parlare, scrivere e fare di conto. Alle medie inferiori s'imparano rudimenti di storia, di geografia, di scienze (fondamentalmente biologia d'inizio novecento e geologia, ma qui s'aprirebbe un discorso eccessivamente lungo). S'impara a parlare e a scrivere un po' meglio, si migliora con l'aritmetica e magari si vede un po' di geometria e calcolo simbolico. E qui finisce il percorso comune a tutti i futuri elettori, lavoratori, cittadini.
Alle medie superiori si sviluppano e s'affinano gli argomenti precedentemente trattati, piu` un minimo grado di specializzazione a seconda della scelta fatta. E qui finisce il percorso obbligatorio (almeno qualche anno delle superiori) di ogni italiano, qui finisce la certezza di formazione dei futuri cittadini votanti. Quando il cittadino vota, su una cosa qualsiasi, e` sulle conoscenze acquisite sin ora che lo stato garantisce la qualita` del voto, la sua sensatezza.
All'universita`, ora come ora, si formano due categorie di persone: i professionisti specializzati (avvocati, medici, architetti, ingegneri, ogni cosa abbia un albo) ed esperti avanzati in un qualche campo (letterati, matematici, fisici, ogni cosa non abbia un albo). Le due categorie possono coesistere nella stessa persona, non e` questo il punto. Da queste persone dipende non tanto la qualita` istantanea del paese, ma quanto il suo orizzonte.
Senza esperti qualficati in legge non si potranno fare buone leggi. Senza ottimi medici non si potranno curare efficacemente i cittadini. Senza fisici eccellenti il futuro non sara` mai nostro (ehm, esagero? non credo), qualunque esso sia.
Non e` detto che una universita` di buona qualita` si rifletta direttamente nelle prestazioni del paese, ci arriveremo con calma al perche`, ma cio` che e` certo e` che una pessima universita` impedisce al paese di progredire, forse di sopravvivere.
Spero di aver convinto sul perche` l'istruzione sia un parametro importante, non una questione di fine tuning.
Oltre l'istruzione superiore c'e` la ricerca, ma su questo ho da dire piu` che negli altri punti quindi lascio i dettagli alle prossime parti. Basti dire che la qualita` e l'impegno della ricerca, pubblica e privata, e` un parametro essenziale per il futuro del paese.
L'India lancia razzi sulla luna e l'ESA e` commissariata, chi e` saggio ne tragga le sue conclusioni.
Tornando all'argomento iniziale: cio` che accomuna quest'ampia protesta, da destra a sinistra, e` il disaccordo sul livello di qualita` dell'istruzione e della ricerca che il governo sta imponendo.
Per ora l'abbozzo qui, nelle prossime parti i dettagli delle proteste che conosco. I commenti sono apprezzati, specialmente se in disaccordo.