Musica a ufo

Non c'e` che dire, la vita qua ogni tanto assume punte decisamente interessanti.
Ieri sera sono andato con Anton, grad student russo all'Universita` di Chicago, e la sua ragazza cinese, undergrad alla stessa universita`, a chinatown dove ho mangiato in un ristorante molto cinese una serie di cose molto cinesi di cui non solo non so il nome, ma so che se anche lo sapessi non potrei pronunciarlo. La ragazza cinese ci ha provato, dopo aver ordinato in cinese, a spiegarci quello che avevamo preso, ma l'unica cosa che ho capito e` che le arselle erano spicy. Ed era vero.
Dopo la cena ci siamo fiondati a downtown, al Chicago Cultural Center, uno di quei palazzoni di the loop d'inizio secolo con interni magnificenti e aria decisamente 'posh' (come direbbero a kilfenora). Qui in questo luogo estremamente raffinato che trasudava cultura da ogni parete (ed effettivamente le pareti erano cosparse talvolta da foto d'autore in b/n, talvolta da ritratti di artisti emergenti) ci siamo visti l'ultima performance (siamo arrivati tardi!) della serata di chiusura dell'Umbrella Music Festival.
Si trattava di un gruppo jazz tedesco, un po' avant-garde anche se non esagerato, che suonava al centro dei un atrio, direi un'anticamera tra il bar e le scale che portano ai palchi del teatro interno.
L'ambiente era veramente rilassato, c'erano soprattutto gente sui trentacinque, con notevoli eccezioni di famiglie, anziane coppie e, per una parte del concerto, un pony express in bici, che aveva evidentemente deciso di permettersi una pausa.
Il tutto a ufo.
Ecco, *queste* sono iniziative culturali. E qui a chicago ce ne sono tante, e ci sono anche un anonimo lunedi` sera qualunque e piu` che altro non si aspettano di dover fare il pienone per dichiarare successo. Tanta offerta, tanta scelta, prezzi bassi. L'italia dovrebbe imparare qualcosa.
Segue video dell'evento registrato da me medesimo: