Per tutto il resto c'e` mastercard

Fino a Whole Foods sulla Butterfield ci sono andato con la macchina pagata.

Whole Foods e` un posto fantastico, il paradiso del supermercato eticamente corretto, una specie di coop on steroids, ma con gusto.

Ha un solo difetto.

Ho comprato una cena, pollo involtato in salvia, squash e blue cheese, con un po' di contorno per la cena - cavolini di bruxelles - e per i giorni a seguire - flat peas e arancia, piu` portabella mushrooms - delle olive, la colazione, due bottiglie di vino, un filone di pane.

Costo? 72$

Dicevo: la macchina e` pagata, per tutto il resto c'e` mastercard, la mia mastercard.

In verita` so benissimo che da Whole Foods si spende un botto (per roba di alta qualita`), ci vado solo per ricordarmi (e giustificarmi) quanto in realta` sia conveniente andare a cena fuori, anche tutte le sere.

Il costo della riforma sanitaria

Eccomi di nuovo nella citta` ventosa.
Mi trovo quindi a pensare a Obama. Non posso negare di avere, come buona parte del mondo, grandi aspettative dal nuovo Presidente USA; pero` la politica interna per ora e` un disastro.

La riforma sanitaria sta perdendo pezzi man mano che avanza e a parte un discorso potente quanto generico Obama non riesce a raddrizzare la rotta.

Senza una guida il sistema parlamentare americano non riuscira` mai a produrre una legge decente. Come mai penso questo? Perche` sono pagati per non farlo.

Questo e` il vero costo della riforma.

Dissidenti

Credo che prima di dare peso ai dissidenti, di qualsiasi nazione e colore, debba essere ricordata la storia di Chalabi.
Una volta ricordata possiamo passare a Rebiya Kadeer, la dissidente Ughiur che il governo cinese accusa - probabilmente a caso - di essere dietro ai recenti casini.
Io non so dove sia la verita`, sugli scontri, ma so che la foto che la dissidente mostra in questo video qua sotto, al minuto 2:38, e` la foto di una manifestazione del 26 giugno, in tutt'altra zona della cina e per tutt'altri motivi che pure io ero riuscito a sgamare.

Poi ognuno da fiducia a chi vuole.

Cina e fotografie

Stamani su repubblica online la foto che corredava l'articolo sugli scontri in xinjiang era la seguente:
http://www.telegraph.co.uk/telegraph/multimedia/archive/01437/urumqi4_1437195c.jpg
(presa da qui)
Ora, la notizia e` vera o in larga parte tale (pure Xinhua dice le stesse cose), ma la foto e` un falso clamoroso.
L'avevo gia` vista qui (014) la settimana scorsa, quindi dubito possa essere di ieri sera. Cosi` come molte delle altre foto che circolano in queste ore, purtroppo la Cina produce un certo numero di sommosse di massa alla settimana, per cui non e` difficile trovare materiale.
Da notare che il Telegraph dice che e` una foto della Reuters, qui si dice che e` amatoriale, di un testimone, ma qui si legge piuttosto bene il titolo di un noto magazine di hong kong.

Tutto questo casino non aiuta certo a fidarsi delle notizie.

Btw, per seguire lo sviluppo delle notizie sulla protesta in Xinjiang consiglio sempre eswn.

Si comincia bene

Ieri manifestazione a Vicenza contro l'espansione della base americana.
Qualche centinaio di manifestanti, mille poliziotti, un po' di fumogeni sparati, qualche tensione, ma niente di che.
Lo so dalla Reuters (via commondreams.org), perche' oggi la notizia su repubblica online non c'e', sul corriere ci dovrebbe essere ma il linkino non funziona.
Iniziamo bene, sara' un G8 all'insegna dell'attenzione della stampa.

E ora un po' di italia, il nostro bel paese

Non sono eccessivamente attento alle faccende italiane, un po' per colpevole esterofilia, un po' perche` i giornali italiani non si possono leggere senza incazzarsi per la loro qualita` e contenuti e quelli stranieri parlano poco del nostro paese.
Quindi l'altro giorno a mensa mentre esponevo le mie brillanti tesi sull'Iran e le sue elezioni mi sono preso una stoccata mica male da parte dell'amico con cui parlavo: "e l'italia? ti informi mai sull'italia? del terremoto in abruzzo sai qualcosa?".
Era una stoccata, ma in parte era anche sincero interessamento e mi sarebbe piaciuto discuterne, se solo fossi stato piu` informato. Aveva ragione lui, sono eccessivamente esterofilo e ci devo mettere una pezza.
Cosi` ho rispolverato la buona vecchia IMC, sono andato a quella dell'abruzzo e ho cercato di farmi una cultura.
Ho trovato un sacco di informazioni interessanti, sull'organizzazione dei campi, il volontariato e altre cose cosi` che erano il principale interesse dell'amico di cui sopra.
Una cosa pero` mi ha colpito, una cosa sulla quale non avevo affatto riflettuto.
Secondo il Prof. Giancarlo Blangiardo della Bicocca di Milano ci sarebbero stati ~3k clandestini a L'Aquila al momento del terremoto.
Non ne e` morto nessuno, ufficialmente, che culo!
Forse no:

The party is over

La notizia e` su tutti i giornali: The Pirate Bay viene venduta a una ditta svedese che dal nome sembra occuparsi di giochi, la quale ha annunciato che rendera` il contenuto di TPB legale (pagando i diritti? rimuovendo parte del materiale? non si sa).
Alcune voci dicono che il tracker verra` decentralizzato, insomma in buona sostanza TPB come la conosciamo va a morire.
Sul blog e nelle interviste i creatori di TPB si difendono dicendo che questo portera` il progetto ad un nuovo livello, che era necessario per evolversi, etc etc, ma sappiamo tutti come vanno queste storie. E` gia` successo per Napster e per tanti altri. Ti comprano, per un po' niente cambia, poi viene inserito qualcosa a pagamento e tutto muore.

TPB e` morta, viva TPB!